Quale futuro per il regionalismo differenziato dopo gli interventi della Corte costituzionale? I partecipanti del corso JUMP hanno avuto la possibilità di rispondere a questa domanda grazie all’incontro con ospite tenuto da Michele Belletti, professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico all’Università di Bologna.
Il viaggio all’interno dell’attuale e noto tema del Regionalismo Differenziato ha origine il 2 Giugno 1946, con la nascita della Repubblica Italiana e l’elezione di un’Assemblea Costituente. In un mondo diviso tra Stati unitari e federali, nasce la Repubblica italiana, che, introducendo un modello di regionalismo autonomo, si configurerà come uno Stato regionale, anticipando in parte l’evoluzione spagnola. Sono 5 le regioni a statuto speciale in Italia: Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta. I motivi sono diversi e possono riguardare l’economia, la situazione politica del tempo, la lingua o la posizione geografica.
Il professore ha voluto enfatizzare che le regioni non sono tutte uguali e ha fatto notare come spesso si cada in cliché dettati dai nostri pregiudizi o dalla nostra limitata conoscenza politica, territoriale ed economica. È stato successivamente introdotto il tema dei LEP (Livelli Essenziali di Prestazioni), da individuare e garantire con uguaglianza, specificando le sue competenze. Sono stati infine definiti e attraversati argomenti fondamentali per la comprensione della materia, quali federalismo fiscale e strumenti perequativi.
L’incontro è riuscito a suscitare interesse da parte di tutti: non si sono fatte attendere le domande da parte dei giuristi presenti, di studenti originari delle regioni principalmente coinvolte, e di studenti stranieri anche se non coinvolti in prima persona. La conoscenza e la chiarezza del relatore sono riusciti ad aprire spunti di riflessione importanti per gli ascoltatori, aumentandone loro la consapevolezza, la cultura e la curiosità.